Coraggio e lacrime dalla Russia 1941-1943
Recensione
Il culto della memoria è il termometro di una società civile. La pubblicazione di un’opera storica, sintesi di un lavoro certosino, è sinonimo di sincero affetto per la propria terra e per le tante vicende umane che ne hanno contrassegnato il destino infausto dei propri figli molti senza ritorno, specialmente dalla campagna di Russia.
L’autore indaga, studia e raccoglie le sparse memorie, tessendole in un quadro unitario per valorizzare le proprie radici; un contributo di gratitudine e di crescita nella diffusione di quei valori di ripudio della guerra per la pace e per la democrazia tra i popoli conquistati con la Resistenza.
Tale opera è un atto d’amore, di riconoscenza per il lavoro di ricostruzione storica in un contesto di riferimenti inseriti nel panorama di quella che è stata la storia delle vicende umane impegnate in un contesto bellico dell’enorme sacrificio di tutti i militari del C.S.I.R. e successivamente l’A.R.M.I.R. costituendo l’8ª Armata. Forse tutte le Unità militari inviate al fronte dell’Est ebbero convinzione di una facile vittoria, senza considerare che i Russi avevano tenuto scacco ai Romani e a Napoleone Bonaparte.
L’autore ha centrato l’obiettivo consapevole di quanto già è stato scritto della drammatica vicenda in terra di Russia, riuscendoci grazie ai sacrifici effettuati nel raccogliere nel tempo le missive dal fronte, rinnovando profonde ferite ai reduci (pochi ancora in vita) e ai prosperi di coloro che non fecero più ritorno.
Non si può comprendere la storia del fronte russo senza un sicuro riferimento alla storia generale, quella di ieri che ha influenzato profondamente i successivi trattati di pace, i cui effetti riverberano ancora nella storia attuale.
Il metodo adottato dall’amico Vitoronzo è il corretto uso delle fonti, di un registro storico metodico e storiografico, argomentato con ricerca e collagine comparazione, di conoscenza e competenza senza dimenticare la passione che lo circonda da sempre nella vita associativa, nel volontariato e soprattutto nel sociale. Anche il titolo di questo nuovo lavoro esprime la sua sensibilità umana, qualità rara ai nostri giorni.
Casamassima, paese dove è nato e dimora, deve gratitudine per aver dato voce ai Caduti e Dispersi in Russia del proprio suolo, per aver dato voce a tanti “Non Tornati” da quella terra lontana di alcuni Paesi del Sud-Est di Bari e ai tantissimi Italiani delle Provincie della nostra Italia.
Sono onorato di essergli amico e dell’invito a scrivere quanto sopra, con l’augurio della continuità preziosa, facendo conoscere il rigetto della guerra ai giovani di oggi.
Roma 26 marzo 2021
Cav. Dott. Gaetano Ruocco
Presidente Nazionale Associazione Nazionale Sottufficiali d'Italia